Ogni esperienza umana racchiude in varie proporzioni questi diversi aspetti dell’amore.” (Rollo May)
“All you need is love”, cantava John Lennon qualche annetto fa; ma di quale amore stiamo parlando? E’ probabile che non esista parola tanto abusata e consunta quanto questa. Eppure, dare e ricevere amore è una necessità primaria degli esseri umani.
In questa sezione, abbiamo provato ad esplorarne alcuni aspetti, alcune zone. Ne è risultato un elenco che non vuole essere “tipologico” quanto… geografico. Il tentativo potrebbe essere quello di vedere l’Amore come un territorio da esplorare, in cui muoversi per comprenderne le vastità. Qui a seguire, dunque, un breve elenco di località…
EROS
Secondo il mito Eros è figlio di Penìa (Povertà) e di Poros (Ingegno). Platone lo definì come desiderio di tutto ciò che l’uomo non possiede, ma a cui può aspirare. Desiderio di bene e di felicità. Sogno di possedere il bene per sempre. La visione platonica dell’amore non esclude la sessualità, ma considera l’attrazione per la bellezza sensibile come una sorta di trampolino di lancio verso la contemplazione della bellezza spirituale. L’essere umano incomincia così la sua ascesa lungo una scala che, attraverso infiniti gradini di consapevolezza, conduce alle immagini azzurre e pure dell’assoluto.
AGAPE
La Bibbia è il racconto di come Dio abbia fatto il primo passo e abbia preso l’iniziativa nei confronti dell’uomo. Dio ama per primo e libera il popolo d’Israele dall’oppressione egiziana. Ama le creature qui e ora, nella loro misera fragilità e nelle parti più bisognose e poco attraenti. Agapàn, in ebraico, vuol dire trattare con rispetto chi è senza onoreficienza. A dispetto di ciò che si crede, la Bibbia tiene in grande considerazione Eros , ma il Vangelo pone maggiormente l’accento sull’aspetto universale dell’amore: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”.
PHILIA
Philìa ha significato simile a quello di agapé: amore per i fratelli. Esso designa anche l’affetto verso i familiari e gli amici. Non si tratta di un legame esclusivo, come quello governato da Eros. Da qui i derivati: Philosophìa (amore per la conoscenza), Philergìa (amore per il lavoro), Philautìa (amore per se stessi), Philarkìa (amore per il governo), ecc.
CARITAS
Per S. Agostino l’amore dell’uomo è desiderio del bene assoluto e di ciò che lo appaga. Dunque di Dio. L’attaccamento ai beni materiali è Cupiditas, la quale può offrire un sollievo temporaneo, ma non gratifica l’anima. Il desiderio per il bene assoluto si chiama Charitas. L’uomo che possiede la Caritas ama le creature non per se stesse, come nella tradizione biblica, ma in quanto emanano un riflesso divino.
Nel Medioevo, la teoria agostiniana del distacco dai beni materiali, favorì un atteggiamento repressivo nei confronti della sessualità, considerata unicamente come fonte di peccato e di tentazione.
AMOR CORTESE
Con i poeti provenzali, e in seguito con Petrarca e gli umanisti, l’amore fra uomo e donna non è solo giustificato dall’attrazione sessuale o finalizzato alla procreazione. Esso coinvolge anche il cuore. E’ sublime unione di umano e spirituale.
B-LOVE e D-LOVE
A. Maslow
Se a Freud si deve la scoperta dell’inconscio e della natura libidica e sessuale delle nostre pulsioni, la psicologia umanistica dedica gran parte della sua riflessione alla definizione di che cos’è l’amore e alla distinzione delle forme in cui esso si manifesta.
Rollo May afferma che il sesso può essere fonte di angoscia e disperazione, ma quando è associato a Eros , forza creatrice, offre piacere e gratificazione. Maslow ipotizza che nella nostra psiche esista un buco, una voragine. Tale spazio vuoto va riempito con l’amore. E l’assenza di amore provoca malattie carenziali, generate da una mancanza di nutrimento, proprio come la fame, o l’avitaminosi. Egli distingue inoltre fra amore altruistico e amore egoistico e chiama il primo B-Love , cioè Being-Love (amore per essere) e il secondo D-Love , cioè Deficiency-Love (amore da carenza). Caratteristiche del B-Love : non è possessivo, non è geloso, aiuta l’altro a crescere, favorisce l’indipendenza, non reca turbamento, non contiene angoscia e ostilità ecc. Certo per noi umani sembrerebbe un obiettivo poco realistico. Infatti possiamo fare molto di più! Afferma Maslow: “Si dice che l’amore è cieco. In realtà è la mancanza d’amore ad accecarci.”
AMORE FRATERNO – MATERNO – EROTICO – PER SE STESSI
Erich Fromm
Erich Fromm opera una distinzione fra le varie forme d’amore.
Amore fraterno: non è esclusivo perché non si fonda su ciò che in apparenza ci rende dissimili, ma su ciò che in profondità ci rende uguali.
Amore materno: appartiene alla madre amorosa, che offre ai propri figli latte (nutrimento necessario) e miele (gioia e amore per la vita). Il suo compito principale è quello di aiutare il bambino a separarsi da lei: infatti, mentre gli amanti da due aspirano a diventare uno, il figlio e la madre, da uno diventano due.
Amore erotico: viene considerato come una progressiva caduta delle barriere (sessuali, sentimentali, emozionali, intellettuali ecc.) con chi prima ci era estraneo e con il tempo diventa intimo. Ma in questo modo si andrebbe continuamente alla ricerca di nuovi partner senza potere mai costruire un rapporto duraturo. In realtà, se ciò che ci rende diversi porta all’attrazione verso una certa persona e non verso un’altra, ciò che ci rende uguali introduce nell’amore un atto di volontà. La volontà è la nostra facoltà di amare, a prescindere dall’oggetto d’amore. La volontà è un ingrediente indispensabile per la riuscita di un matrimonio, anche se, afferma Fromm: “… la verità non è né questa né quella. Di conseguenza, il concetto di un rapporto che si possa facilmente troncare se fallisce, è altrettanto errato del concetto che tale rapporto non possa mai essere troncato.”
Amore per se stessi: è egoistico non averne e, per avvalorare questa tesi, Fromm si richiama all’evangelico “ama il prossimo tuo come te stesso”. L’amore per se stessi e l’amore per gli altri non si escludono a vicenda, ma si accrescono e traggono linfa l’uno dall’altro. Le persone egoiste sono quelle che, a dispetto delle apparenze, si amano di meno. Anche l’eccessivo altruismo può essere una forma di egoismo. Infatti, esso si accompagna spesso a malcelata ostilità verso la vita e verso gli esseri umani e a relazioni sentimentali insoddisfacenti.